Un metodo efficace per realizzare i vostri progetti, siano essi privati o professionali.
Se hai tre minuti di tempo (e spero per te che la risposta sia affermativa) ti consiglio di guardare il Ted Talks speach di Matt Cutts, l’ingegnere anti-spam di Google, parla di come ha applicato la regola dei 30 giorni per realizzare i progetti che non riusciva mai a cominciare.
Capita a tutti di essere spaventati all’idea di affrontare un grosso progetto. Spesso si teme di non avere abbastanza tempo da dedicargli o forza di volontà per portarlo a termine.
Si continua a posticiparne l’inizio, trovando sempre nuove scuse, fino a quando non si realizza che sono passate settimane. Questo atteggiamento è controproducente perché aiuta ad aumentare sempre di più il “peso” del progetto, fino a trasformarlo in un’impresa impossibile.
Il consiglio di Matt Cutts (Ted Talks) è quello di sposare la filosofia che Morgan Spurlock, famoso regista del documentario “Super size me”, ha mostrato nel reality show chiamato “30 giorni”: è più semplice cominciare le attività se si pensa di doverle portare avanti solo per 30 giorni e non per sempre.
Ad esempio, è più facile cominciare a correre se si pensa di doverlo fare solo per 30 giorni, lo stesso vale per una dieta, per la scrittura di un libro o per la creazione di un blog.
Ecco la regola dei 30 giorni applicata alla quotidianità personale. E nel mondo del lavoro?
Come può essere utile questo consiglio in ambito professionale?
Prendiamo per esempio uno dei progetti più difficili e onerosi per una start up: la definizione della brand identity. Fa paura solo a nominarla, ma è fondamentale per dare un’immagine coerente e consistente a una nuova azienda che si deve far conoscere. È il tipico progetto che, definito come non urgente, viene spesso rimandato.
Come possiamo applicare la regola dei 30 giorni?
Ovviamente ogni progetto va trattato in modo diverso. Se per andare a correre, basta trovare il tempo per farlo, per attività più complesse l’inizio richiede un piano di azione più strutturato.
In questi casi, il consiglio della regola dei 30 giorni è di scomporre il progetto in micro attività che possono essere svolte in un periodo di tempo limitato, anche all’interno di un giorno, così da pianificare i micro task da fare.
Il procedimento è molto simile alla pianificazione attraverso lo Scrum: un progetto (come la brand identity) nella sua totalità spaventa, mentre le singole attività di cui è composto sono più gestibili.
I vantaggi per Matt Cutts
La regola dei 30 giorni per Matt Cutts ha due grossi vantaggi:
- dividendo il progetto in singole attività e pianificandole quotidianamente (consiglio di farlo per iscritto), si libera il cervello dal “peso” del progetto. Una volta pianificate, la mente pensa al prossimo task da portare a termine, dimenticandosi quasi che fa parte di un progetto più grosso che si temeva di fare;
- portando a termine l’attività ogni singolo giorno, si allena la mente a non procrastinare. L’ideale sarebbe anche di fissarsi una piccola ricompensa al completamento del task, come un momento di relax, in questo modo si abituerà il cervello ad essere costanti, perché fa stare bene. Il “primo passo” di ogni task, che prima risultava difficilissimo da compiere, non sarà quindi più percepito come una preoccupazione di cui liberarsi, ma come una vittoria quotidiana e una buona abitudine, che non richiede uno sforzo di volontà eccessivo.
In conclusione
Quindi non resta che cominciare: prova ad applicare la regola dei 30 giorni sulla tua prossima attività:
- scrivi il progetto che vuoi portare a termine
- dividilo in singole attività, se il progetto è particolarmente elaborato potrebbe essere necessario suddividerlo in macro attività che contengono altri micro task.
- crea una pianificazione quotidiana di ogni singola attività.
Il consiglio di Matt Cutts è quello di cominciare con attività o progetti che possono essere svolti in un mese, per poi applicare la stessa regola a progetti più lunghi.
Io l’ho provata e devo dire che ha funzionato, e visto la frequenza delle “sfide dei 30 giorni” presenti nelle app di fitness penso che abbia funzionato per tanti ambiti.
Il mio consiglio è quello di iniziare con un’attività semplice che si riesca a portare a termine tutti i giorni: è inutile fissare due ore di corsa al giorno, conviene cominciare con 20 minuti e portare a termine la sfida … in un mese il tempo si può sempre aumentare. La regola dei 30 giorni non pone limiti.