Project manager
Un progetto parte da un’idea, se questa è promettente potrebbe trasformarsi in qualcosa di reale. I progetti hanno bisogno di un’organizzazione e di un team che ne è responsabile. È in questo contesto che entra in gioco la figura di project manager.
Quando si parla di project manager si intende una persona che ha conoscenze nella gestione di chi lavora e delle sue attività, ma non è necessario che conosca l’ambito in cui viene sviluppata l’idea.
Come project manager, ha bisogno delle informazioni sufficienti per creare un piano composto da un elenco di attività, di tempi stimati per compierle, di milestone e del budget per portare a compimento il progetto.
Una volta definite le attività fa richiesta delle risorse necessarie, crea un team e lo gestisce per far si che ogni componente porti a termine il suo pezzo.
Il successo di ogni project manager è misurato in base a quanto il piano di partenza su obiettivi, tempo e budget è rispettato nel corso del progetto.
Leggendo questo processo sembra tutto perfetto.
Ma come mai quasi tutti i progetti non rispettano obiettivi, tempi e costi pianificati all’inizio?
La risposta a questa domanda è che viviamo in un contesto dinamico dove i requisiti iniziali cambiano spesso e dove non si hanno tutte le conoscenze a inizio progetto, ma man mano che si entra nel dettaglio possono cambiare alcune specifiche ed entrare nuovi fattori.
Il mindset legato al progetto definisce il successo in un’ottica inside-out ,usando delle metriche interne all’azienda che misurano come viene gestito il progetto e quando è aderente al piano iniziale.
Ma che cosa giudicano i clienti: il progetto o il prodotto?
L’obiettivo delle aziende non dovrebbe essere quello di creare progetti ma prodotti di valore per le persone. Prodotti che vengono venduti dalle aziende e generano dei ricavi. Prodotti che fanno crescere i clienti di un’azienda e che nel tempo cambiano e aumentano in base alla richiesta.
Quindi dimentichiamoci dei progetti, pensiamo alle idee come prodotti.
Pensiamo di creare attorno al prodotto un team capace di interpretare sia i desideri degli stakeholder, i requisiti di business ma anche il valore per il target di riferimento. Un team che sa che l’unico modo di convincere il proprio target è quello di creare un prodotto di valore in modo veloce e di verificare prima possibile se le ipotesi di business iniziali erano corrette.
Il mindset legato a chi è product manager è quindi outside-in, cioè usa metriche e dati esterni all’organizzazione per guidare in modo attivo lo sviluppo del prodotto al fine di massimizzarne il valore.
Mindset di prodotto vs mindset di progetto
Ogni product manager con mindset orientato al prodotto:
- incoraggia frequenti rilasci e cerca di avere feedback dal mercato prima possibile;
- parla di obiettivi al posto di attività;
- lavora in team che sono autonomi nel gestire la pianificazione e richiede di proporre soluzioni creative sia sul progetto che sul processo al fine di apportare miglioramenti ad entrambi;
- elimina le perdite di tempo, evitando inutili report, documenti e riunioni.
In opposto a questo, ogni project manager con mindset legato al progetto:
- richiede un minor coinvolgimento diretto delle persone del team;
- ha più distacco dal valore e dalle responsabilità di progetto;
- padroneggia una maggior gestione delle attività;
- padroneggia una maggior gestione delle persone.
Product manager: chi è?
È una figura che conosce bene il contesto in cui viene sviluppato un prodotto e ha il compito di capire quale valore può essere generato per le persone.
Come product manager dovrà:
- analizzare il mercato e i competitors
- massimizzare il ROI
- prevedere e valutare la fattibilità
- sviluppare la strategia di prodotto
- pianificare i rilasci
- identificare le tipologie di clienti e i loro bisogni
- fare una roadmap del prodotto
- monitorare i risultati
- sostenere il prodotto
- seguire il lancio del prodotto
- creare la business case
- identificare i requisiti del prodotto
- sviluppare la strategia di acquisizione e mantenimento del cliente
- occuparsi del marketing e del branding
La figura di product manager è molto simile a quella che in Scrum viene definita Product Owner*.
Il compito di ogni Product Owner è infatti quello di creare una visione del prodotto da condividere con il suo team. La visione crea trasparenza perché è la base delle conversazioni, delle decisioni e delle azioni del team. Ma la visione è anche la voce dei consumatori, quello che il target di riferimento vuole, che soddisfa i suoi bisogni. Quello per cui il prodotto verrà comprato.
Che cosa è un prodotto?
È importante a questo punto chiarire che il prodotto non deve essere per forza qualcosa di fisico, può anche essere un servizio. Possiamo generalmente definire un prodotto come qualcosa che può essere offerto al mercato che soddisfa un desiderio o un bisogno.
Ogni prodotto ha:
- Producer – l’azienda che lo produce e che riceve il ricavo della vendita o un altro tipo di beneficio;
- Buyer – chi paga per comprare il prodotto, indipendentemente se lo usa lui in prima persona o no;
- Consumer – chi utilizza il prodotto e gode del vantaggio, indipendenetemente che sia lui a pagarlo oppure no;
- Producer benefit – il guadagno per il producer.
Facciamo ad esempio il caso di Wikipedia.
Producer: Wikipedia
Buyer: Chi dona i soldi spontaneamente
Consumer: Chi cerca informazione
Producer Benefit: Beneficio per la comunità perché fornisce informazioni gratuitamente
Un altro esempio potrebbe essere Facebook.
Producer: Facebook
Buyer: Chi paga la pubblicità
Consumer: le persone
Product benefit: revenue dalla vendita delle pubblicità
Ci sono casi come Amazon dove il buyer e il consumer sono la stessa persona.
Producer: Amazon
Buyer: le persone
Cunsumer: le persone
Product benefit: il ricavato delle vendite
Questa parentesi sul prodotto è utile per far capire che con “prodotto” andiamo a definire realtà più o meno grandi. Nel libro “The Professional Product Owner” Don McGreal e Ralph Jocham fanno un esempio semplice e molto efficace. Il Product Owner è come se fosse Babbo Natale. Babbo Natale è responsabile della buona riuscita del Natale ma non è lui che confeziona i giocattoli, che si occupa di fare i pacchi e che li mette sulla slitta. Sono gli elfi che fanno questo lavoro (i developers). Lui deve coordinarli e dargli la visione del valore del prodotto. La felicità dei bambini è il valore che guida ogni singolo elfo nel lavorare, nel prendere le decisioni giuste e nell’auto organizzarsi per essere più produttivo. Babbo Natale ha sotto varie squadre di elfi che lavorano per generare valore in un ambito, ma il singolo valore creato è un pezzo di quello più grosso che è la vision di prodotto di Babbo Natale.
L’esempio di Babbo Natale è utile anche per capire la differenza tra processo e prodotto e quindi tra project manager o product manager. In tantissimi film natalizi per bambini ci sono sempre imprevisti che portano dei ritardi nella preparazione del Natale, ma il lieto fine è dato dal portare felicità ai bambini (valore) non nella coerenza dello sviluppo del piano iniziale.
*Adesso abbiamo capito la differenza tra project manager e product manager ma si apre un’altra domanda:
Che differenza c’è tra Product manager e Product Owner?
Per approfondire consiglio di leggere
Productboard | Product owner vs. product manager: Who runs the show?