Il menu è la bussola: scegliamolo con criterio
Nella progettazione di un sito web, il menu è uno degli elementi più importanti per guidare l’utente. È la bussola che orienta la navigazione, comunica la struttura del sito e incide sull’esperienza d’uso.
Una delle decisioni più frequenti per chi lavora su interfacce responsive è: meglio un menu esploso visibile da subito o un burger menu che si apre al clic?
In questo articolo confrontiamo le due soluzioni più diffuse dal punto di vista della User Experience, dell’accessibilità e della SEO, con l’obiettivo di aiutarti a fare scelte più consapevoli in fase di design.
UX: chiarezza o minimalismo?
Menu esploso: tutto visibile subito
Il menu esploso, quello in cui le voci di navigazione sono sempre visibili, offre un vantaggio importante: chiarezza immediata.
L’utente capisce subito dove può andare e quali sezioni esistono. Non deve cercare il menu, non deve cliccare nulla. È tutto lì, davanti a lui.
Pro:
- Riduce i clic necessari
- Aumenta la comprensione della struttura del sito
- Ideale per target meno digitalizzati (es. persone anziane)
Contro:
- Occupa più spazio, soprattutto su mobile
- Se mal progettato, può creare confusione o risultare “pesante”
Il menu esploso può essere molto utile anche quando il sito ha tanti contenuti importanti da mostrare subito, come in caso di portali informativi, aree riservate con molte funzionalità o siti istituzionali.
Burger menu: compattezza e pulizia
Il burger menu – tre linee orizzontali che aprono la navigazione – è diventato uno standard mobile, ma viene spesso usato anche su desktop per motivi estetici.
Pro:
- Design pulito e minimale
- Libera spazio per altri elementi visivi
Contro:
- Richiede un’azione in più per essere utilizzato
- Molti utenti (soprattutto non esperti) non lo notano
- Può rallentare la navigazione e aumentare l’incertezza
Secondo studi UX, i burger menu riducono l’interazione fino al 20% rispetto ai menu visibili. Questo accade perché molte persone non cliccano sul burger, specialmente se non hanno una chiara motivazione o non capiscono subito cosa contiene.
Il menu giusto dipende dal sito (e dai contenuti)
Non c’è una regola valida per tutti. La tipologia di sito gioca un ruolo chiave nella scelta del menu.
Un sito con contenuti ben strutturati e una mappa chiara può permettersi un menu più compatto, anche in modalità burger, perché l’utente riesce comunque a orientarsi.
Ma se il sito ha:
- contenuti frammentati o distribuiti in molte aree
- una navigazione non lineare
- o deve mettere in evidenza risorse poco note (es. articoli, download, aree specifiche)
…allora un menu esploso può fare la differenza, rendendo immediatamente accessibili pagine che altrimenti resterebbero invisibili.
In pratica: se il menu serve solo per accedere a 3 sezioni principali, puoi optare per una soluzione compatta.
Se invece il menu serve anche a far scoprire ciò che l’utente non sa di cercare, meglio tenerlo visibile.
Accessibilità: rendere il menu utilizzabile per tutti
L’accessibilità non è solo un requisito tecnico: è una scelta di progettazione che migliora l’esperienza per tutti.
Il menu esploso è naturalmente più accessibile
Un menu sempre visibile è più facile da capire e usare, soprattutto per chi:
- naviga da tastiera o con screen reader
- ha difficoltà cognitive e si disorienta facilmente
- ha disabilità motorie che rendono difficile l’interazione precisa
In più, non richiede logiche complesse di apertura/chiusura o elementi interattivi non sempre compatibili con le tecnologie assistive.
Il burger menu richiede più attenzione (e test)
Un burger menu può essere accessibile, ma solo se progettato con cura:
- Deve avere un contrasto sufficiente e una chiara indicazione del focus
- L’interazione da tastiera deve essere fluida
- È importante che venga chiaramente comunicato cosa contiene, ad esempio con un’etichetta “Menu” accanto all’icona
Per molti utenti, soprattutto con disabilità cognitive, un simbolo astratto come il “burger” può non essere intuitivo.
Progettare accessibilità significa mettersi nei panni di chi ha bisogno di maggiore supporto visivo e interattivo. Il menu esploso lo fa per natura. Il burger menu può farlo, ma serve molta più attenzione (e spesso anche più budget e test).
SEO: i link contano anche per Google
I motori di ricerca leggono la struttura del sito anche attraverso i link nel menu.
Menu esploso: aiuta la SEO
Quando il menu è visibile e costruito in modo chiaro, i link sono accessibili anche ai crawler di Google.
Questo migliora l’indicizzazione e aumenta la probabilità che le pagine principali vengano scansionate e classificate correttamente.
Inoltre, mostrare più voci può aiutare l’utente a passare più tempo sul sito, riducendo il bounce rate e migliorando l’engagement.
Burger menu: può penalizzare
Se i link vengono caricati solo al clic o con JavaScript, Google potrebbe non vederli.
Inoltre, un menu poco evidente può portare a una navigazione limitata, che impatta negativamente anche sulle metriche comportamentali (tempo sul sito, pagine viste, ecc.)
Checklist pratica: cosa scegliere in base al tuo progetto
Criterio | Meglio menu esploso se… | Meglio burger menu se… |
---|---|---|
Numero voci | Sono poche (max 5-6) | Sono tante o secondarie |
Chiarezza dei contenuti | Hai contenuti da far scoprire | I contenuti sono chiari e visibili |
Tipo di sito | Editoriale, informativo, brand articolato | Portfolio, landing page, app mobile |
Target | È poco digitalizzato | È abituato a navigare da mobile |
Accessibilità | Vuoi garantire semplicità | Hai dev che curano i dettagli |
SEO | Vuoi dare rilevanza ai link | I link non sono prioritari |
Conclusione: ogni dettaglio comunica (e include)
Scegliere tra menu esploso e burger menu non è una decisione puramente estetica, ma una scelta che ha impatto su usabilità, visibilità dei contenuti e inclusione.
Un menu ben progettato aiuta ogni utente ad orientarsi, ma soprattutto fa la differenza per chi ha bisogno di più chiarezza e semplicità.
L’accessibilità parte proprio da qui: non nascondere ciò che è utile, non dare per scontata l’intuizione dell’utente, non obbligare nessuno a “capire” un’interfaccia astratta.
E ricordiamoci: un’interfaccia semplice per tutti è spesso anche la più efficace per chiunque.