Cos’è il Material Design?
Il Material Design si basa su una serie di principi che puntano a fornire un’esperienza utente intuitiva e accessibile. Eccone alcuni:
Concretezza e metafore: Le interfacce devono rispecchiare il mondo reale, utilizzando metafore familiari agli utenti. Gli elementi grafici come ombre e superfici suggeriscono tridimensionalità e interattività.
Gerarchia visiva: L’organizzazione visiva degli elementi deve guidare l’utente attraverso le informazioni in modo naturale, mettendo in evidenza ciò che è più importante.
Coerenza e contenuto dinamico: Ogni componente dell’interfaccia deve avere un comportamento chiaro e prevedibile. Le animazioni e le transizioni devono avere uno scopo preciso e aiutare l’utente a capire i cambiamenti di stato.
Accessibilità come fattore fondamentale: Material Design offre specifiche linee guida per creare interfacce accessibili a tutti gli utenti, compresi quelli con disabilità visive, motorie o cognitive.
Accessibilità nei Siti Web e Web App
Material Design e le linee guida per l’accessibilità (WCAG) condividono molti principi comuni, soprattutto quando si parla di siti web e applicazioni web. Entrambi mirano a rendere le esperienze digitali più inclusive, eliminando le barriere per gli utenti con disabilità.
Similitudini tra Siti Web e Web App
Siti web e web app spesso condividono elementi di design e comportamento simili. Tuttavia, mentre i siti web si concentrano principalmente sulla fruizione di contenuti (testi, immagini, video), le web app spesso prevedono un’interazione più diretta dell’utente, come moduli, tabelle e azioni legate a icone e pulsanti. Entrambi richiedono attenzione ai dettagli sull’accessibilità per garantire una navigazione agevole e coerente.
Un esempio di attenzione all’accessibilità riguarda le tabelle di dati: nelle web app sono molto comuni e devono essere progettate in modo da essere navigabili sia con mouse che con tastiera, garantendo una buona leggibilità e chiari punti di focus.
Linee guida universali
Le linee guida WCAG 2.0 e 2.1 sono valide sia per siti web che per applicazioni, e coprono aspetti come il contrasto dei colori, la navigabilità tramite tastiera, la struttura logica dei contenuti e l’uso corretto dei ruoli ARIA (Accessible Rich Internet Applications). Questo significa che le best practice per accessibilità, come l’uso di un adeguato contrasto di colori e la chiara definizione del focus sugli elementi interattivi, valgono per entrambe le tipologie di esperienza digitale.
Alt e Contrasto: immagini e elementi interattivi
L’uso del testo alternativo (Alt text) nelle immagini è fondamentale per i lettori di schermo, in modo che gli utenti con disabilità visive possano comprendere il contenuto visivo della pagina. La regola generale è distinguere tra immagini attive (che hanno una funzione importante, come i pulsanti di call-to-action) e immagini statiche o decorative (che servono solo ad aggiungere contesto visivo).
Il contrasto è un altro elemento chiave dell’accessibilità. Un testo con scarso contrasto rispetto al suo sfondo rende difficile la lettura per utenti con disabilità visive. L’utilizzo di colori con un elevato rapporto di contrasto assicura che il testo sia leggibile in diverse condizioni di illuminazione.
Pulsanti e link: usabilità e accessibilità
È importante assicurarsi che i pulsanti e i link siano progettati in modo tale da comunicare chiaramente la loro funzione. Un errore comune è l’uso di link generici come “clicca qui” o “maggiori informazioni”, che non danno contesto agli utenti che utilizzano un lettore di schermo. I link devono invece essere descrittivi e indicare chiaramente la destinazione o l’azione prevista.
Inoltre, quando un elemento della pagina è un importante call-to-action, dovrebbe essere progettato come un pulsante (elemento <button>
) piuttosto che come un semplice link. I pulsanti consentono di sfruttare le funzioni native del browser, come il supporto del focus e l’interattività tramite tastiera. Questo rende la navigazione più semplice per tutti gli utenti.
Focus e navigazione via tastiera
Per assicurare che ogni utente possa navigare agevolmente, è essenziale assegnare un chiaro stato di focus ai link, ai pulsanti e agli altri elementi interattivi. Ciò consente agli utenti che utilizzano la tastiera o altri dispositivi assistivi di orientarsi correttamente nell’interfaccia. La regola è: se un elemento può essere cliccato con il mouse, deve poter essere attivato anche tramite tastiera.
Per esempio, se un div viene usato come pulsante, è necessario assegnargli un tabindex
e un ruolo ARIA per indicarne la funzione, ma è sempre preferibile utilizzare direttamente un elemento nativo <button>
, che fornisce automaticamente tutte queste caratteristiche di accessibilità.
Responsive Design e area di clic
Un’altra raccomandazione riguarda le aree di clic, soprattutto nei design responsive. I pulsanti su dispositivi mobili dovrebbero avere aree cliccabili ampie per facilitare l’interazione con le dita. Un errore comune è quello di avere link o pulsanti troppo piccoli, che rendono difficile l’interazione su schermi di piccole dimensioni.
La coerenza del focus
In Material Design, è importante definire una gerarchia chiara tra gli elementi attivi, statici e decorativi. L’attenzione dovrebbe essere rivolta prima agli elementi che richiedono l’azione dell’utente (i pulsanti di acquisto, ad esempio), poi a quelli che offrono supporto al contesto (immagini statiche), e infine a quelli puramente decorativi.
Conclusioni
Material Design offre un quadro solido per la progettazione di interfacce accessibili, fornendo principi chiari e linee guida pratiche. Seguendo questi principi e applicando le linee guida WCAG, è possibile creare esperienze digitali più inclusive e intuitive per tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità.
Quando si progetta con accessibilità in mente, si migliora non solo l’esperienza per chi ha disabilità, ma si crea un prodotto digitale più facile da usare per tutti.