Oggi, in occasione del Martin Luther King Day, è un buon momento per riflettere sul concetto di “purpose” e su come le azioni di ognuno di noi possano contribuire al benessere collettivo. Sebbene il design sia spesso associato a scelte estetiche e funzionali, è fondamentale riconoscere che ogni decisione progettuale ha un impatto sul mondo che ci circonda.
Lezioni dai grandi leader
Martin Luther King Jr. disse: “Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.” Questa citazione racchiude un messaggio potente: siamo tutti parte di una comunità interconnessa, dove le nostre scelte individuali influenzano il destino collettivo.
Madre Teresa di Calcutta ci ricorda invece: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno.” Entrambi i leader ci esortano a riflettere sul valore delle nostre azioni, per quanto piccole possano sembrare.
Un ricordo personale
Un giorno, tornando a casa dall’asilo con mia figlia, lei mi pose una domanda che mi colse di sorpresa: “Mamma, come sarà il mondo quando sarò grande?” Non sapendo come rispondere, le chiesi a mia volta: “E tu, come lo vorresti?”
La sua risposta mi colpì profondamente: “Vorrei che le vie fossero piene di fiori e piante. Se ognuno mettesse un fiore o una pianta alla sua finestra, sarebbe bellissimo passeggiare.”
La semplicità del suo desiderio racchiudeva una grande verità: spesso pensiamo che per cambiare il mondo siano necessarie azioni straordinarie, ma basta poco. Un piccolo gesto, fatto con costanza, può trasformare il nostro ambiente e ispirare gli altri.
Il purpose nel design
Nel contesto del design, questo concetto assume un significato ancora più rilevante. Ogni designer ha la responsabilità di creare prodotti e soluzioni che non solo soddisfino esigenze immediate, ma che contribuiscano al benessere generale. Il design è uno strumento potente: può influenzare comportamenti, migliorare esperienze e, in ultima analisi, cambiare vite.
Ad esempio, progettare un’interfaccia accessibile non è solo una scelta tecnica, ma un gesto di inclusione. Creare un’esperienza utente intuitiva non è solo un obiettivo professionale, ma un contributo al miglioramento della quotidianità delle persone. Ogni dettaglio – dai colori scelti alle parole usate – è un’opportunità per fare la differenza.
Piccoli gesti, grandi impatti
Il messaggio è chiaro: non dobbiamo sottovalutare il potere dei piccoli gesti. Un fiore su un balcone, un’interfaccia più inclusiva, un messaggio positivo condiviso: tutto contribuisce a creare un effetto domino di cambiamento.
Come disse Martin Luther King Jr.: “Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.” Nel mondo del design, ciò che conta è creare soluzioni che rispettino le persone e l’ambiente, mettendo al centro empatia e responsabilità sociale.
Conclusione: un invito all’azione
In un’epoca in cui le sfide globali sembrano insormontabili, ricordiamoci che anche il cambiamento più grande inizia da piccoli gesti. Come designer, abbiamo l’opportunità di fare la differenza ogni giorno. Progettare con uno scopo, con empatia e con responsabilità è il nostro modo di contribuire a un mondo migliore.
E allora, come mia figlia mi ha insegnato, iniziamo dalle piccole cose: un fiore alla finestra, una scelta consapevole, un gesto gentile. Perché ogni goccia conta.