L’European Accessibility Act (EAA) è una normativa europea che ha l’obiettivo di migliorare l’accessibilità di prodotti e servizi digitali, garantendo che siano fruibili da tutti gli utenti, incluse le persone con disabilità. L’EAA entrerà in vigore dal 2025 e richiederà alle aziende, inclusi i fornitori di servizi digitali e le agenzie che progettano siti web e applicazioni, di rispettare una serie di requisiti tecnici e operativi per l’accessibilità.
Quali sono gli obblighi dell’EAA?
L’EAA stabilisce che prodotti e servizi digitali, tra cui siti web, app mobili, e-commerce, piattaforme social e documenti digitali, devono essere accessibili. Per l’Italia, ciò significa adeguare questi elementi alle linee guida WCAG 2.1, almeno al livello AA, come specificato dal W3C (World Wide Web Consortium). Inoltre, per tutte le aziende che operano a livello internazionale, sarà necessario garantire conformità alle normative di accessibilità dei paesi in cui operano.
Per le agenzie digitali italiane, questi nuovi obblighi si riflettono su vari aspetti: dall’adeguamento dei processi operativi alla garanzia contrattuale di prodotti accessibili, fino alla necessità di formazione e aggiornamento continuo per rimanere al passo con le normative. Di seguito, le 5 domande fondamentali che un’agenzia digitale dovrebbe porsi per affrontare con successo le sfide poste dall’introduzione dell’EAA.
1. Quali norme di Accessibilità dobbiamo rispettare per essere conformi all’EAA?
L’EAA impone che i prodotti digitali rispettino standard di accessibilità riconosciuti a livello internazionale. Per le agenzie italiane, questo si traduce principalmente nell’adozione delle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) almeno al livello AA, che includono una serie di requisiti tecnici per garantire la fruibilità di contenuti digitali a persone con disabilità visive, uditive, cognitive e motorie. Tra i principali requisiti ci sono:
- Testi alternativi per immagini e multimedia.
- Facilità di navigazione attraverso tastiera e lettori di schermo.
- Contrasto cromatico adeguato tra testo e sfondo.
- Supporto per modalità di ingrandimento e zoom.
Rispondere a questa domanda significa anche comprendere che non esiste una sola normativa: in caso di clienti internazionali, l’agenzia dovrà adeguarsi alle normative di accessibilità di ogni paese in cui l’e-commerce o il prodotto digitale avrà utenti. Per i clienti con sede legale in Italia, le normative italiane saranno il punto di riferimento principale, ma per chi opera in paesi diversi, sarà importante garantire che i siti rispettino le leggi locali.
2. Come cambierà l’operatività quotidiana dell’agenzia con l’Introduzione dell’EAA?
L’implementazione dell’EAA non richiederà solo cambiamenti tecnici, ma influenzerà anche i flussi operativi. Innanzitutto, è necessario introdurre check di accessibilità in ogni fase del processo di sviluppo, dalla progettazione alla prototipazione, dal testing al rilascio. L’agenzia dovrà dotarsi di strumenti per valutare automaticamente e manualmente i prodotti digitali, utilizzando sia software di validazione automatica delle WCAG, sia test condotti manualmente con l’aiuto di utenti con disabilità.
Nell’operatività, ciò implica:
- Formazione continua del team su strumenti e linee guida di accessibilità.
- Test di accessibilità frequenti, con strumenti come WAVE, Axe, o Lighthouse, e test manuali condotti con lettori di schermo.
- Collaborazione interfunzionale tra designer, sviluppatori e tester per assicurare che l’accessibilità sia integrata in ogni fase.
L’accessibilità non sarà più vista come un’attività aggiuntiva da completare alla fine del progetto, ma come una componente essenziale del flusso di lavoro. Questo richiederà uno sforzo di adattamento da parte di tutto il team e la creazione di checklist specifiche per assicurare che nessun dettaglio venga trascurato.
3. Quali modifiche dovremmo apportare ai contratti per garantire la conformità all’EAA?
Per evitare eventuali sanzioni e per rispettare la normativa, sarà necessario adeguare i contratti con i clienti includendo clausole specifiche sull’accessibilità. Nei contratti futuri, l’agenzia dovrebbe garantire la conformità all’EAA per tutti i prodotti digitali, specificando le linee guida WCAG 2.1 come standard di riferimento.
Alcuni aspetti contrattuali da considerare sono:
- Definizione chiara degli obblighi dell’agenzia e del cliente riguardo all’accessibilità. È utile includere dettagli sulle aree di responsabilità reciproca.
- Responsabilità post-lancio: garantire che la manutenzione dell’accessibilità sia prevista anche dopo il rilascio del prodotto. Questa clausola potrebbe includere verifiche periodiche e aggiornamenti alle ultime normative di accessibilità.
- Indennità e sanzioni: specificare le responsabilità nel caso in cui il sito o l’app non soddisfi gli standard di accessibilità richiesti dall’EAA, soprattutto se dovessero emergere reclami o penalizzazioni a seguito di una mancata conformità.
Questo approccio contrattuale fornirà una base chiara di obblighi e diritti sia per l’agenzia sia per il cliente, riducendo il rischio di incomprensioni e proteggendo entrambe le parti da potenziali sanzioni legali.
4. Quali elementi devono essere garantiti per assicurare l’Accessibilità di un sito web o di un’applicazione?
Per assicurare la conformità all’EAA, un sito o un’applicazione devono rispettare criteri che coprono quattro principi fondamentali delle WCAG: percepibilità, operabilità, comprensibilità e robustezza. Ogni progetto digitale deve quindi:
- Percepibilità: Assicurarsi che il contenuto sia presentato in modo da essere percepito da tutti, ad esempio offrendo alternative testuali per immagini, video e audio.
- Operabilità: Il sito deve poter essere utilizzato con vari dispositivi, come tastiera o lettori di schermo, rendendo la navigazione semplice anche per utenti con disabilità motorie.
- Comprensibilità: I contenuti devono essere chiari e comprensibili, evitando linguaggio complesso e offrendo supporto visivo, come icone esplicative o suggerimenti per la compilazione di moduli.
- Robustezza: Il sito deve essere compatibile con le tecnologie assistive più comuni, come i lettori di schermo, e mantenere questa compatibilità anche con futuri aggiornamenti.
Oltre a rispettare questi principi, l’agenzia dovrà assicurarsi che il sito sia regolarmente aggiornato per rimanere conforme alle evoluzioni delle WCAG e dell’EAA. Sarà essenziale quindi prevedere cicli di revisione e testing continuo per garantire che le nuove funzionalità o modifiche mantengano il sito o l’app accessibile nel tempo.
5. Quando entrano in vigore i nuovi requisiti e quali sono le conseguenze in caso di inadempienza?
La data chiave per l’EAA è il 28 giugno 2025, entro cui tutte le aziende e le agenzie digitali che forniscono servizi in Europa dovranno adeguarsi alle linee guida per l’accessibilità. Tuttavia, per i prodotti e servizi già esistenti prima di questa data, ci sarà un periodo transitorio che consente di adeguarsi gradualmente ai nuovi requisiti. Gli obblighi variano a seconda del paese, ma le sanzioni per mancata conformità possono includere multe e danni reputazionali.
Essere conformi significa anche proteggere il proprio business da potenziali cause legali. Le agenzie dovrebbero quindi considerare l’EAA come un investimento strategico per la propria reputazione e un’opportunità per ampliare il proprio mercato, puntando a una maggiore inclusività. Inoltre, un approccio proattivo all’accessibilità migliora anche l’esperienza utente generale, riducendo i tassi di abbandono e aumentando la soddisfazione degli utenti.
Conclusioni
In conclusione, l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act rappresenta un punto di svolta importante per le agenzie digitali, che ora devono assicurarsi di rispettare gli standard di accessibilità non solo per conformarsi alle normative ma anche per offrire esperienze digitali inclusive e di valore. Adottare pratiche di design e sviluppo accessibili non è più solo una buona pratica ma un vero e proprio requisito legale, con impatti su contratti, tempi di consegna e operatività quotidiana.
La preparazione anticipata e una comprensione chiara degli obblighi previsti possono facilitare il processo di adeguamento, permettendo alle agenzie di offrire consulenze consapevoli e di posizionarsi come partner affidabili per i loro clienti. L’implementazione delle modifiche non solo ridurrà il rischio di sanzioni, ma contribuirà anche a migliorare la reputazione dell’agenzia nel mercato digitale, in un contesto in cui l’accessibilità sta diventando una priorità sempre più centrale.
Essere proattivi, formare il team sui requisiti EAA e pianificare aggiornamenti in tempo utile, sono strategie che permetteranno alle agenzie digitali di affrontare con successo questo cambiamento normativo, trasformandolo in un’opportunità per distinguersi come leader nell’offerta di servizi digitali inclusivi.