La dichiarazione di accessibilità è un documento obbligatorio che descrive quanto un sito o un’app sono conformi agli standard di accessibilità digitale. Finora richiesta soprattutto alle Pubbliche Amministrazioni, con l’arrivo dell’European Accessibility Act (EEA) anche molte aziende private dovranno adeguarsi. In questo articolo spieghiamo cos’è, chi la deve redigere, cosa deve contenere e come mantenerla aggiornata.
Cos’è la dichiarazione di accessibilità e perché è obbligatoria
La dichiarazione di accessibilità serve a comunicare in modo trasparente il livello di accessibilità di un servizio digitale. È un obbligo formale previsto dalla normativa italiana (Legge 4/2004) e, dal 2025, anche dalla legislazione europea attraverso l’EEA.
Va pubblicata online in modo ben visibile e deve essere accessibile essa stessa. Non rispettare questo obbligo può comportare sanzioni e verifiche da parte delle autorità competenti.
È un adempimento legale, ma anche un gesto di responsabilità verso gli utenti. Dichiarare cosa è accessibile, cosa no e cosa si sta migliorando permette di instaurare un rapporto di fiducia, soprattutto con chi ha disabilità.
Cosa cambia con l’European Accessibility Act
Dal 28 giugno 2025, l’EEA estende i requisiti di accessibilità anche a molte aziende private, in settori come:
- ecommerce
- servizi bancari e finanziari
- trasporti e biglietterie online
- telecomunicazioni
- sanità digitale (es. app per prenotazioni o referti)
Se la tua azienda offre servizi digitali regolati dall’EEA, dovrai:
- garantire che il sito o l’app siano accessibili
- pubblicare una dichiarazione di accessibilità
- offrire un canale di segnalazione per eventuali problemi
Non è più solo una questione di PA: anche le aziende devono farsi trovare pronte, soprattutto se operano in settori ad alto impatto per l’utenza.
Chi redige la dichiarazione e dove va pubblicata
La dichiarazione viene redatta dal soggetto responsabile del sito o dell’app – spesso il team IT, il Digital Manager o il Responsabile della Transizione Digitale – con il supporto, raccomandato ma non obbligatorio, di consulenti esperti in accessibilità. Non serve un ente certificato, ma è importante che la dichiarazione sia basata su una valutazione tecnica accurata e documentata.
Deve essere:
- pubblicata su una pagina dedicata, raggiungibile da tutte le pagine del sito
- collegata nel footer con un’etichetta chiara (“Dichiarazione di accessibilità”)
- accessibile e leggibile anche da screen reader e tastiera
Esempio: il sito ha documenti PDF non ancora accessibili. La dichiarazione lo deve specificare, indicando che sono in fase di conversione entro il Q3 2025.
Altro esempio: un utente segnala che il menu mobile non è navigabile da tastiera. Il problema va registrato e, se non ancora risolto, indicato come “in via di correzione”.
Cosa deve contenere la dichiarazione
Una buona dichiarazione include sempre:
- Il livello di conformità: totale, parziale, o non conforme
- Contenuti non accessibili: e le motivazioni tecniche o organizzative
- Miglioramenti in corso: è positivo indicare che si sta lavorando su alcune aree
- Modulo o contatto per feedback degli utenti
- Data di redazione e aggiornamento
- Chi ha fatto l’analisi tecnica e con quali criteri (es. conformità alla norma EN 301 549)
Quando va aggiornata
- Almeno una volta all’anno
- Ogni volta che si fanno modifiche rilevanti al sito o app
- Subito dopo un audit o una segnalazione importante
La dichiarazione è un documento dinamico, e va mantenuta coerente con lo stato reale del sito. Mancata pubblicazione o dichiarazioni false possono comportare sanzioni, soprattutto in contesti regolati come la PA o i servizi al pubblico.
Checklist pratica: pubblicare una dichiarazione conforme
- Verifica tecnica accessibilità del sito/app
- Compila il modello ufficiale o conforme alla norma EN 301 549
- Inserisci contenuti non accessibili + piano miglioramento
- Attiva modulo o email per segnalazioni utenti
- Pubblica la dichiarazione su una pagina visibile e accessibile
- Collega la dichiarazione nel footer del sito
- Aggiorna regolarmente la dichiarazione e documenta le modifiche
Conclusione: non è solo un obbligo, è un segnale di qualità
La dichiarazione di accessibilità è un obbligo normativo, senza eccezioni per chi rientra nei requisiti di legge. Ma può diventare molto di più: uno strumento di fiducia, una leva per migliorare la qualità digitale e un segnale di rispetto verso gli utenti.
Il 28 giungo 2025 è vicino. Non aspettare: avvia fin da ora una valutazione tecnica, coinvolgi il tuo team e pianifica una roadmap di adeguamento. La conformità non è solo compliance: è qualità del servizio.
Risorsa consigliata
Riferimento europeo: Norma EN 301 549 su EUR-Lex
Modello ufficiale AGID per la dichiarazione: https://form.agid.gov.it