Braindump è una sessione individuale per generare le idee spesso fatta ad inizio del processo creativo. Tutti consociamo il brainstorming ma è importante conoscere anche altre tre versioni molto simili, ma con delle caratterstiche proprie:

  • Braindumping (una sessione individuale)
  • Brainwrinting (un mix di sessioni individuali e di gruppo)
  • Brainwalking (anche lei un mix di sessioni individuali e di gruppo)

È meglio fare il brainstorming con un team oppure da solo?

Utilizzare un metodo che vede il passaggio tra le due modalità di sessioni individuale e collettiva può essere la soluzione migliore ed è sicuramente il modo più produttivo per generare idee.

Alex Osborn nel suo best seller Applied Imagination (1950) lo aveva già affermato:

la creatività arriva dall’unione di un momento di ideazione individuale unito ad uno collettivo

È una buona idea fare delle sessioni individuali come braindumping, brainwriting e brainwalking prima e dopo aver fatto una sessione di gruppo. Il consiglio è quello di fare un mix tra i tre diversi metodi così da capire con quale uno ci si trova meglio.

Il rischio di fare solo sessioni individuali infatti è quello di vedere solo un pezzo del problema e quindi di generare soluzioni che riguardano principalmente la propria sfera di interesse e azione. Dall’altra parte se si fa solo brainstorming di gruppo spesso non si ha il tempo di ragionare su idee innovative e di fare ricerche che generano soluzioni innovative.

 

Spesso nei brainstorming di gruppo non si riesce ad attivare il flusso di pensiero individuale e ad avere di tempo di ricercare quegli elementi che stimolano la creatività personale, che dipendono dagli skill e dalla professione del soggetto. In più il tempo di elaborazioni delle idee può cambiare da individuo ad individuo, ma anche da momento. Può essere che ci si trovi in un momento di stress e stanchezza e quindi la creatività ha bisogno di più tempo per elaborare idee convincenti.

Come si fa braindump

Spesso capita che i braindump vengano fatti prima di una sessione di brainstorming collettiva e quindi si lasci una periodo di tempo ai partecipanti per elaborare le idee in autonomia e poi condividerle in gruppo.

Il procedimento giusto è quello di mettere di fronte ai vari partecipanti (su un muro, lavagna, momitor, …) l’obiettivo del progetto e gli insight che sono emersi dalle ricerche precedenti.

STEP 1
Si chiede poi ai partecipanti di scrivere le idee su dei foglietti come gli vengono, senza mettersi dei freni o dei vincoli. È molto importante che in questa fase del processo ogni individuo lavori singolarmente e in silenzio. Spesso viene dato ad ogni partecipante un blocco di post-it e una penna e gli si chiede di scrivere una idea a post-it.
La durata di questa fase può variare da 3 a 10 minuti a seconda della complessità del progetto.

 

STEP 2
Finita la sessione ogni partecipante presente in modo molto veloce le proprie idee e le attacca al muro senza seguire una logica precisa. Questo momento di condivisione è molto importante perché mette in luce se ci sono soluzioni simili tra i partecipanti, oppure correlazioni importanti.

STEP 3
Quando tutti i partecipanti hanno esposto le proprie idee e le hanno appese al muro si passa alla votazione e alla scelta delle idee da portare avanti. Ci sono molti modi per fare questa scelta ad esempio “Post-it voting”, “4 Categories”, “Six thinking Hats” e “Now Wow How Matrix”.

Se vuoi approfondire l’argomento

Non sono presenti molte risorse che parlano di braindump all’interno di un progetto di lavoro. Ho trovato questo video molto interessante dove il braindump viene consigliato come metodo di progettazione dei propri obiettivi personali, per far chiarezza su quali sono le azioni e i task utili da portare avanti.

Se si nota, il porcedimento è lo stesso:

  1. OBIETTIVO: prima di tutto è importante definire e aver ben chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere. Spesso in un progetto è dato dal cliente ma se dobbiamo pensare alla propria vita è importante andare a definire un obiettivo in modo corretto. Un aiuto può darcelo im metodo S.M.A.R.T. nato dalla filosofia gestionale Management by Objectives (MBO) che mette in primo piano gli obiettivi per la gestione delle priorità. Questa metodologia afferma che ogni obiettivo dovrebbe rispondere a queste 5 caratteristiche:
    S = Specific (Specifico)
    M = Measurable (Misurabile)
    A = Achievable (Raggiungibile)
    R = Realistic (Realistico)
    T = Time-Based (Temporizzabile)
  2. GENERAZIONE DELLE IDEE: una volta che si ha l’obiettivo ben definito e chiaro in testa, si comincia a buttare giù le idee, senza freni, anche quelle che possono sembrare stupide e irrealizzabili.
  3. SELEZIONE E PRIORITIZZAZIONE: l’ultimo passaggio è quello di rivedere le idee scritte, capire quali tenere e quali scartare, organizzarle per macrotemi e dare un ordine in base all’importanza così da creare un piano di lavoro.