Nel mondo del design e del freelancing, non avere un capo può sembrare una grande libertà, ma è anche una grande responsabilità. Se un progetto fallisce, se un cliente è insoddisfatto, se le scadenze non vengono rispettate, non c’è nessuno a cui dare la colpa. Ed è qui che entra in gioco un concetto fondamentale: l’accountability.
Essere accountable significa assumersi la responsabilità delle proprie azioni, decisioni e risultati. Significa riconoscere quando qualcosa non è andato come previsto, chiedersi cosa si sarebbe potuto fare meglio e, soprattutto, trovare soluzioni per il futuro. Non è solo un principio di etica professionale, ma una vera e propria mentalità che distingue un designer o un freelance che cresce da uno che rimane sempre nello stesso punto.
Nella metodologia Scrum e nei contesti aziendali, si parla spesso di accountability in relazione ai team e alla gestione dei progetti, ma il concetto è ancora più rilevante per chi lavora in autonomia. Senza un sistema di controllo esterno, senza qualcuno che assegna compiti e verifica il lavoro, la capacità di prendersi la responsabilità di ciò che si fa e di come lo si fa diventa un fattore chiave per il successo.
Ma l’accountability non riguarda solo il lavoro. Ha un impatto profondo anche sulla crescita personale. Ogni volta che diciamo a noi stessi che vogliamo imparare una nuova competenza, lanciare un progetto o migliorare in un determinato ambito, ci stiamo assumendo un impegno. La domanda è: lo rispettiamo davvero? O troviamo scuse, rinviamo, lasciamo che il tempo passi senza agire?
La responsabilità nel lavoro di designer e freelance
Essere un designer o un freelance significa avere il controllo totale sulla propria carriera, ma anche essere gli unici responsabili delle proprie azioni. Quando un cliente non invia i materiali in tempo, è facile lamentarsi. Quando un progetto si blocca, è naturale cercare giustificazioni esterne. Ma la vera accountability sta nel chiedersi sempre cosa si può fare per migliorare la situazione.
Prendiamo il caso di un designer freelance che lavora a un progetto di redesign per un cliente. Se il cliente è lento nel fornire feedback o non è chiaro nelle richieste, un atteggiamento passivo può portare a ritardi e frustrazione. Ma un professionista accountable non aspetta semplicemente che le cose si risolvano da sole: scrive email di follow-up, propone soluzioni, stabilisce scadenze chiare e, se necessario, suggerisce modifiche per evitare blocchi futuri.
L’accountability è anche la capacità di gestire le proprie scadenze con serietà. Un freelance che prende troppi lavori e poi si trova sopraffatto rischia di deludere i clienti e compromettere la propria reputazione. Un designer che non riesce a consegnare nei tempi previsti non solo rischia di perdere un contratto, ma anche di essere percepito come poco affidabile. Essere responsabili significa imparare a dire no quando necessario, organizzarsi meglio e rispettare gli impegni presi.
Un altro aspetto fondamentale è la gestione degli errori. Ogni professionista commette errori, ma la differenza tra chi cresce e chi rimane fermo sta nel modo in cui reagisce. Quando qualcosa va storto, la prima reazione non dovrebbe essere trovare scuse, ma chiedersi: cosa posso imparare da questa situazione?. Se un’interfaccia utente progettata non funziona come previsto, la colpa non è solo del cliente che ha fatto richieste poco chiare, ma anche del designer che non ha posto le giuste domande o non ha fatto test di usabilità sufficienti.
Accountability e crescita personale: mantenere le promesse fatte a sé stessi
Se l’accountability è fondamentale nel lavoro, lo è ancora di più quando si tratta di crescita personale. Spesso diciamo a noi stessi che vogliamo migliorare in qualcosa: imparare una nuova skill, leggere di più, fare esercizio fisico, dedicare più tempo a un progetto personale. Ma quante volte queste promesse rimangono solo parole?
La differenza tra chi migliora costantemente e chi resta fermo è proprio la capacità di prendere sul serio gli impegni presi con sé stesso. Se un designer vuole diventare un esperto di accessibilità ma non dedica mai tempo a studiare le WCAG, il problema non è la mancanza di tempo, ma di responsabilità.
Essere accountable con sé stessi significa trasformare gli obiettivi in azioni concrete e misurabili. Non basta dire “Voglio migliorare nella progettazione accessibile”, bisogna stabilire un piano chiaro: “Dedicherò tre ore a settimana a studiare le WCAG e testerò un mio progetto con utenti reali”. E poi, verificare di averlo fatto davvero.
Un ottimo modo per rafforzare la propria accountability è tenere traccia dei progressi. Scrivere un diario, usare strumenti di project management anche per obiettivi personali, fare bilanci periodici su ciò che è stato realizzato e su cosa si può migliorare. Un altro metodo efficace è trovare un partner di responsabilità, qualcuno con cui confrontarsi regolarmente per verificare se gli obiettivi stabiliti vengono effettivamente raggiunti.
Come sviluppare una mentalità di accountability
Sviluppare una vera accountability richiede pratica e disciplina. Il primo passo è prendere consapevolezza del proprio livello di responsabilità. È utile fermarsi e chiedersi: sto davvero facendo tutto quello che posso per migliorare il mio lavoro e la mia crescita personale? Se qualcosa non va, sto cercando soluzioni o sto solo cercando scuse?
Il secondo passo è stabilire obiettivi chiari e realistici. Non obiettivi vaghi come “voglio essere più organizzato”, ma azioni specifiche come “dedicherò un’ora ogni domenica per pianificare la settimana”.
Il terzo passo è creare un sistema di monitoraggio. Questo può essere un semplice check settimanale, un’app di produttività, un confronto con un collega. L’importante è avere un metodo per verificare se si sta davvero facendo ciò che si è deciso di fare.
Infine, è fondamentale essere onesti con sé stessi, ma senza essere troppo duri. Se un obiettivo non è stato raggiunto, invece di colpevolizzarsi, bisogna capire il perché e aggiustare la strategia.
Conclusione: Il potere dell’accountability per designer e freelance
L’accountability è una delle soft skill più importanti per un designer o un freelance, perché permette di essere più affidabili, più produttivi e più capaci di gestire il proprio lavoro e la propria crescita.
Essere accountable non significa solo rispettare le scadenze e gestire bene i clienti, ma anche prendersi sul serio quando si tratta di migliorare sé stessi. Il successo non è solo una questione di talento, ma di coerenza tra ciò che si dice di voler fare e ciò che si fa davvero.
La prossima volta che ti trovi a rimandare qualcosa, chiediti: “Sto facendo tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi?”. Se la risposta è no, allora è il momento di cambiare strategia.