European Accessibility Act: cosa cambierà dal 28 giugno 2025
Una data chiave da tenere a mente è il 28 giugno 2025, quando entrerà in vigore lo European Accessibility Act (EAA). Questa direttiva europea mira a rendere i prodotti e servizi digitali accessibili a tutti, estendendo gli obblighi di accessibilità a tutte le aziende, senza limiti di fatturato. L’EAA è stato formulato per unificare gli standard di accessibilità nei diversi Paesi dell’UE, eliminando le differenze normative e promuovendo una maggiore inclusività.
Il quadro normativo introdotto dall’EAA prevede che tutti i prodotti e servizi di nuova commercializzazione siano accessibili a partire da questa data. Anche se ci saranno alcune eccezioni (come microimprese con meno di 10 dipendenti), l’obiettivo è quello di creare un ambiente digitale dove l’accessibilità sia la norma. Ogni Stato membro, tra cui l’Italia, potrà fare alcune concessioni in termini di scadenze e modalità di adeguamento per alcuni tipi di aziende o servizi, ma il principio generale rimane: prodotti e servizi devono essere accessibili.
L’Italia e l’attuazione dell’EAA
L’Italia si è già attivata per recepire la direttiva europea attraverso il Decreto Legislativo 82/2022, entrato in vigore il 16 luglio 2022, che ha implementato la Direttiva UE 2019/882. Questo impegno ha portato all’aggiornamento della Legge 4/2004, con l’intento di favorire un accesso equo alle risorse digitali, sia per i servizi pubblici che privati.
Con il Decreto Legge 76/2020, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) ha emanato nuove linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici. L’obiettivo è quello di garantire che le pubbliche amministrazioni e le aziende coinvolte rispettino i requisiti di accessibilità, facilitando un’implementazione pratica delle norme e assicurando che tutti i servizi digitali siano fruibili senza barriere.
Altre informazioni importanti per le aziende
Per le aziende che rientrano negli obblighi della normativa italiana o europea, è importante prepararsi in anticipo. Ecco alcuni punti chiave:
- Valutazione e Adeguamento: Le aziende devono fare un’analisi dei propri siti web e app mobili, identificando le aree che necessitano di miglioramenti per essere conformi ai criteri di accessibilità.
- Aggiornamento dei Contratti: Prima di rinnovare, modificare o stipulare nuovi contratti per la realizzazione o la modifica di servizi digitali, assicurarsi che i requisiti di accessibilità siano inclusi.
- Formazione del Personale: È essenziale formare il proprio team interno su come progettare e sviluppare servizi accessibili, per garantire che tutti i nuovi progetti rispettino la normativa.
- Monitoraggio Continuo: L’accessibilità è un processo continuo, che richiede verifiche regolari per assicurarsi che ogni aggiornamento dei siti o delle app non crei barriere per gli utenti.
Le aziende che si adeguano alla normativa non solo evitano sanzioni, ma possono beneficiare di un pubblico più ampio, migliorando la propria reputazione e offrendo servizi inclusivi che possono essere utilizzati da chiunque.
In conclusione, l’accessibilità digitale non è solo un obbligo legale, ma un’opportunità per migliorare la user experience e offrire servizi che siano veramente per tutti.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare questo articolo.